Partendo dal presupposto che le molle si utilizzano per la produzione di qualsiasi cosa, o quasi, partirei dalla descrizione di quelle usate per l’industria dell’automobile.
In realtà guardando qualsiasi autovettura ci accorgiamo che di molle, per la costruzione di ogni modello di qualsiasi casa, ce ne sono davvero tante e di moltissime tipologie proprio perchè rappresentano un ruolo fondamentale, ad esempio, nel sistema di sicurezza di un’autovettura.
A tutela degli adulti e soprattutto dei bambini.
Se diamo un’occhiata alle cinture di sicurezza, ad esempio, la molla è importantissima perchè riavvolge la stessa cintura. Costituita da un pretensionatore, consente di mettere in tensione la cintura di sicurezza in caso di urti imminenti. Il pretensionatore meccanico prevede una carica a molla (in pratica una molla compressa) che viene azionata, in caso di urto, da un sensore meccanico.
La sua funzione è di mettere in tensione la cintura che lavora in sinergia con gli airbag, ed evitare così che il corpo degli occupanti abbia dei contraccolpi in seguito all’urto e conseguenti danni fisici.
L’utilizzo della cintura di sicurezza in auto, si sa, è da tanti anni importantissimo e, visto che si tratta della salute di chi viaggia, la mancata osservazione di questa norma comporta anche una multa in caso di fermo da parte delle autorità di polizia, quindi significa una decurtazione di punti dalla patente.
La cintura di sicurezza in moltissimi casi salva la vita, sia di chi guida, che delle persone a bordo.
Un tempo non esistevano, ma le automobili sulle strade erano decisamente in numero inferiore, ed i pericoli certamente minori.
Anche se di persone incidentate con gravi danni alla colonna vertebrale ne abbiamo viste tante, l’Italia rese obbligatorie le cinture di sicurezza sulle automobili solo a partire dal 15 giugno 1976.
E dal quel momento queste cinture riavvolgibili ci permettono di viaggiare con maggior tranquillità.
Anche per i bambini i dispositivi di sicurezza in auto sono al giorno d’oggi obbligatori, e sono di due tipi: seggiolini e adattatori, entrambi sistemi di ritenzione.
Si utilizzano fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale ed il peso del bimbo. Anche questi ovetti o navicelle, trovano nell’ancoraggio la sicurezza, data dalle cinture dell’automobile, mentre gli adattatori fungono da semplici rialzi per permettere al bambino già più grande, di essere agganciato dalle cinture di sicurezza.
Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall’articolo 172 del codice della strada, (modificato dal decreto legislativo n.150 del 13 aprile 2006), dalla normativa europea e con una circolare attuativa del ministero dell’interno.
Alla base di tutto c’è la vita da salvaguardare e l’uso di questi seggiolini, capaci di sostenere e proteggere i nostri figli. Per questo noi ringraziamo, certi che viaggiare in auto, nonostante tutto, rimanga ancora un modo decisamente sicuro di muoversi.
Anche in questo caso, grazie, molle!